l'analisi energetica nell'edificio

12.11.2024

differenza tra APE e analisi energetica dell'edificio


La differenza sostanziale tra APE e Diagnosi è che la prima si basa su un calcolo standard, mentre nel caso della Diagnosi Energetica il calcolo viene adattato all'utenza secondo dati non standard ma reali.

In un Attestato di Prestazione Energetica (APE), la determinazione della Classe energetica viene attribuita in funzione del consumo di energia annuale al mq, calcolato in base alle prestazioni dell'involucro edilizio in rapporto al rendimento d'impianto della unità immobiliare in esame. Il calcolo viene eseguito secondo la norma UNI TS 11300 ipotizzando che l'unità abbia una temperatura interna costante di 20° e l'impianto sia accesso 24h al giorno per tutta la stagione di riscaldamento. Nell' APE vengono anche inseriti fattori di calcolo standard come gli apporti interni, ovvero la valutazione degli apporti termici interni è in funzione della destinazione d'uso dell'edificio e non tiene conto della reale occupazione o meno dello stesso.

Quando si esegue una corretta Diagnosi Energetica si effettua invece un calcolo adattato all'utenza, ovvero il calcolo viene affinato e molti dati di input che nell'APE sono standardizzati nella Diagnosi vengono modificati in base alla tipologia d'utenza. Adattare un calcolo all'utenza significa inputare all'interno del software di calcolo valori reali, non standard, commisurati alle modalità reali di utilizzo degli impianti, ai dati effettivi di occupazione dell'immobile e ai dati climatici aggiornati della località in cui si trova l'unità immobiliare.

La legge 115/2008 prevede l'obbligo di diagnosi energetiche per gli edifici pubblici o ad uso pubblico in caso di interventi di ristrutturazione degli impianti termici o di ristrutturazione edilizie che riguardino almeno il 15% della superficie esterna dell'involucro edilizio che racchiude il volume lordo riscaldato .

 



Il primo step  della diagnosi energetica è l'analisi dei consumi reali dell'immobile tramite le bollette. Questi consumi vengono confrontati con quelli restituiti dal modello dell'edificio in esame creato attraverso un software di calcolo. Il modello standardizzato, quello che si usa per calcolare la prestazione energetica da riportare nell'APE, viene personalizzato e tarato in modo tale da essere confrontabile con i consumi reali dedotti dalle bollette. La taratura del modello avviene tramite l'adattamento dei dati standard, ciò significa che viene inserito nel software di calcolo il reale orario di funzionamento dell'impianto termico (es.:8-18), vengono inseriti i reali gradi giorno della località dell'anno in esame, vengono inseriti i reali apporti gratuiti e tutti i consumi energetici computabili a quell'unità abitativa.

La Diagnosi Energetica è effettuata in condizioni reali di utilizzo

A differenza della certificazione energetica, nella Diagnosi Energetica, come indicato dalla UNI 11300:2, la valutazione è effettuata in condizioni effettive di utilizzo e sulla base dei dati relativi all'edificio ed all'impianto reale come costruito. Le modalità di occupazione e di utilizzo dell'edificio e dell'impianto, vengono assunte in funzione dei valori effettivi di funzionamento : secondo la norma il modello di simulazione deve tener conto del valore reale dei consumi effettuati e deve individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico valutando costi e benefici e riferire in merito.

La metodologia alla base di una Diagnosi Energetica può essere riassunta nei seguenti STEP:

  • sulla base di considerazioni preliminari verificare l'opportunità di elaborare una diagnosi energetica  sussistendo possibilità reali di migliorare le prestazioni energetiche dell'edificio
  • Acquisizione dei dati reali sulla base dei consumi effettuati 
  • Simulazione del comportamento energetico del sistema edificio – impianto attraverso modelli ed algoritmi con adattamento e personalizzazione dei parametri utilizzati nel modello
  • Individuazione degli interventi migliorativi ed analisi tecnico economica
  • Supporto al committente


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La norma tecnica UNI TS 11300

La norma tecnica UNI TS 11300 definisce una metodologia di calcolo univoca per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici che dipendono dal sistema edificio-impianto, dalle caratteristiche termiche dell'involucro e dal rendimento degli impianti presenti.

la UNI/TS 11300 parte 2 fornisce i metodi di calcolo relativi alla determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l'illuminazione. Per calcolare correttamente il fabbisogno energetico è di fondamentale importanza utilizzare un software specifico, vista la complessità dei calcoli da effettuare.

Fabbisogno ideale e fabbisogno effettivo in sintesi dalla norma

Il fabbisogno ideale di energia termica utile QH,nd rappresenta il dato di ingresso per il calcolo dei fabbisogni di energia primaria per il riscaldamento e si calcola secondo la UNI/TS 11300-1.

Il fabbisogno ideale netto Q'H è pari al fabbisogno ideale di energia termica utile QH,nd detratto di eventuali perdite recuperate Qlrh,W dal servizio acqua calda sanitaria:

Q'H = QH,nd – Qlrh,W [kWh]

Qlrh,W = Qlrh,W,d + Qlrh,W,s [kWh]  dove le perdite recuperate dal sistema di acqua calda sanitaria Qlrh,W sono pari a quelle recuperate dal sottosistema di distribuzione dell'acqua calda sanitaria Qlrh,W,d più quelle recuperate dal serbatoio di accumulo esterno dell'acqua calda sanitaria Qlrh,W,s

 Il fabbisogno effettivo dell'edificio Qhr rappresenta la quantità di energia termica utile che deve essere effettivamente immessa negli ambienti riscaldati dalla rete di distribuzione e tiene conto anche delle perdite del sottosistema di emissione e regolazione:

Qhr = Q'H + Ql,e + Ql,rg [kWh]  cioè Qhr rappresenta la quantità di energia termica utile che deve essere effettivamente immessa negli ambienti riscaldati dalla rete di distribuzione e tiene conto anche delle perdite del sottosistema di emissione e regolazione.

 


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